Fotografia
Foto e commenti dai volumi:
"... vi mostro i miei scatti di luce ..."
" Fotografia, Nudi e Ritratti di Ezia, studio dei maestri David Hamilton ed Helmut Newton"
" ... vi esprimo la mia passione ..."
" ...vi racconto la mia arte ..."
CLIMI E CULTURE
(puntare o fare doppio click sulle immagini per altre informazioni)
.... presi spunto dalla divulgazione naturalistica di
Folco Quilici
e dalla esaltazione di vivaci colori su fondo bianco combinata all'l'accostamento di giovani di tutte le razze
espressa da
Oliviero Toscani
caratteristiche che ben si coniugavano con la calda cromaticità dei miei quadri ….
RITRATTI E MODELLI DI NUDO
.... i riferimenti fotografici mi consentivano una maggiore ricchezza del linguaggio espressivo delle
mie opere pittoriche e scultoree
l'uso del colore intenso mi permetteva di creare l'atmosfera scenica,
il corpo nudo di donna
i suoi caratteri somatici e la posa, davano un netto riferimento all'eros nei vari paesi visitati,
la sua plasticità, infine, rappresentava la sintesi delle tre componenti della mia opera,
colore, soggetto e forma ....
… studiai molto la fotografia di
David Hamilton e Helmut Newton,
combinando il
contrasto erotico di Newton
alla
sensualità quasi metafisica di Hamilton ….
… I miei ricordi sull’approccio alla fotografia …
Erano gli anni 80, vivevo una condizione personale molto agiata e fu il momento di ripresa, dopo gli impegnativi studi di Ingegneria Elettronica, della mia passione di sempre per l’arte, nella quale avevo individuato un meraviglioso strumento espressivo dei miei desideri, pensieri, piaceri, sensazioni, attraverso l’elaborazione dell’immagine. Fu in questo periodo che cominciai ad occuparmi di “fotografia”, strumento compatibile con il mio tenore di vita del periodo. Nei miei numerosi viaggi scattai centinaia di fotografie ad ambienti, persone, animali e visitai i più importanti musei d’arte mondiali: infatti i due linguaggi (PITTURA e FOTOGRAFIA) si fonderanno nell’ultima fase del mio percorso (oltre il 2000). In questa periodo cominciai a sperimentare la fotografia di nudo di donna, stimolato dalla visita ad una mostra a Londra di David Hamilton, raccogliendo numerose foto di Ezia e delle mia amiche più care, en plein air; utilizzerò successivamente tali scatti nelle serie pittorica DONNE NEL MONDO ed EZIA.
Tutta la mia attività fotografica venne realizzata al servizio di quella pittorica. Nel gran numero di immagini raccolte, mediante gli «scatti di luce», volli documentare ed esplicitare le caratteristiche di Climi, Paesaggi e Culture di Continenti e Popolazioni diverse; esprimevo il legame con l’altra forma espressiva (la pittura), riproponendo le sensazioni acquisite prevalentemente nei miei Paesaggi, dei diversi periodi. Presi spunto per ciò, dalla «divulgazione naturalistica» di Folco Quilici, documentarista che apprezzavo molto.
Durante il periodo del liceo ero rimasto colpito dalla novità inserita nel mondo della fotografia, dalla serie fotografica di Oliviero Toscani per la campagna pubblicitaria «United Colors of Benetton»: l’esaltazione di vivaci colori su fondo bianco e l’accostamento di giovani di tutte le razze, ben si coniugavano con la calda cromaticità dei miei quadri. In seguito applicai tale tecnica compositiva e fotografica, soprattutto nelle serie «Metafisica…quarant’anni dopo», nelle riproposizioni dei miei vari stili pittorici in chiave di Pop Art, ed infine nei Ritratti di Donne nel Mondo.
I miei dipinti MEDITERRANEO – TROPICI - ARTICO furono le reali e complete espressioni di tale accostamento (lo indicai come figurativo cromatico). La linea trainante era quella di “progettare” il quadro: scelto l’argomento, analizzavo la documentazione fotografica raccolta ad esso relativa (per esempio il nudo di donna in MEDITERRANEO è tratto da “Jeunes filles” di David Hamilton), stilizzavo a matita sulla tela la composizione generale - facevo lo stesso per gli schizzi volumetrici delle sculture - , quindi cominciavo a pitturare; ogni elemento compositivo doveva essere coerente con il tema espresso (vedi Volume 1, riferimenti ai «modi» di Nicolas Poussin): il cielo, nei suoi colori e rappresentazioni tipici del mio stile paesaggista; gli elementi, quali piante, animali, ambiente avvolti da un gioco di luci ed ombre di stile metafisico; il tutto legato da cornici e figure geometriche, che servivano ad uniformare la scala cromatica. Fu in questo periodo che, insieme a due cari amici, la poetessa Anna Nuccio ed il pianista Raffaele Olivieri, realizzammo il progetto audiovisivo IMMAGINI E PAROLE. Entrambi, osservando i miei quadri e le mie foto, realizzarono, l’una poesie, l’altro musiche, esprimendo con il loro linguaggio artistico le sensazioni che i miei lavori suscitavano in Loro – che poi io composi in un unico audiovisivo. Quando lessi le poesie e ascoltai le musiche, fu per me un enorme emozione: rendermi conto che entrambi avevano perfettamente colto ciò che io avevo voluto esprimere!
Il culmine di sovrapposizione pittura – fotografia, lo realizzai in tempi recenti (oltre il 2000) mediante l’approfondimento e l’uso del PHOTOPAINT. I quadri IN CUCINA ed IN CAMPAGNA, furono i primi in cui cominciai a sperimentare tale tecnica. Nella «vucciria» di Renato Guttuso, ad esempio, che realizzai appositamente per la cucina della mia nuova casa bresciana, cercai di rendere l’impronta naturalistica che il maestro palermitano aveva realizzato nell’intera collezione dedicata al più antico e caratteristico mercato di Palermo e che mi aveva profondamente colpito quando, da studente liceale, andai con la scuola a visitare la mostra in Municipio. Nel secondo volli riprodurre le scene che, da ragazzo, avevo immaginato dai racconti dei miei compagni di gioco più grandi, a Lercara Friddi, il paesino del centro di Sicilia, dove avevo trascorso l’infanzia: scene erotiche di amplessi contadini consumati nei granai, nel periodo di trebbiatura: … c’era Giuseppina cu culu i fora pronta pi ficcari (c’era Giuseppina con il sedere nudo pronta per essere penetrata) … ci raccontava al bar del corso Giulio Sartorio, Santu, un contadino «grande»…. appena 23enne!
L’approfondimento applicativo di tale stile figurativo (PHOTOPAINT e BODYPAINT) avvenne nel periodo 2000 ÷ 2018; a partire da un’immagine fotografica, utilizzai due tecniche di accostamento pittorico differenti: composizione photo-paint e stampa di più foto, a tema, sulla tela e rielaborazione pittorica con colori acrilici (Serie: LE DONNE NEL MONDO, opere: CINA - PERU - ARTICO - ATLANTICO - PACIFICO – AFRICA; serie EZIA, PASSIONE E SENSAZIONI, opere: DOMINIO - NATURA - DANZA ALLA LUNA - DINAMICA - TRISTEZZA - AUDACIA - AMORE ). Qui fondevo tutti i miei stili pittorici (paesaggio, metafisica, figurativo) e foto di donne, animali, ambienti per esprimere il tema. Oppure, prevalentemente nudi, a partire da una foto in bianco e nero, riproponevo un’interpretazione pittorica a tema in stile neoimpressionista, utilizzando matite colorate acquerellabili e/o acquarelli tradizionali (serie EZIA, PASSIONE E SENSAZIONI, opere: MEDITERRANEA - AMMIRATA - NASCOSTA - CAPRICCIO; Serie: DONNE NEL MONDO - RITRATTI, opere: SPAGNA - TUNISIA - KENIA - NORD EUROPA - ITALIA - EZIA; serie: EN PLAIN AIR, opere: Vari soggetti; serie: IN CASA MIA, opere: EZIA, IN CUCINA; serie: TOELETTA, opere: NON SOLO EZIA; serie: NEL MIO STUDIO, opere: EZIA ).
Nella serie DONNE NEL MONDO feci prevalente uso delle tecniche di photopaint: le foto selezionate venivano importate in un unico quadro, ricomposte in un’unica scena pittorica, filtrate a dare particolari effetti visivi, quindi stampati su tela e completati con pittura acrilica. Tale serie aprì un progetto che ho sviluppato fino ad oggi; la fotografia costituiva il mezzo principale per raccogliere le immagini caratterizzanti il tema del quadro; le tecniche pittoriche lo arricchivano di riferimenti alle mie sensazioni, ai miei stati d’animo, ai miei desideri. I riferimenti fotografici mi consentivano una maggiore ricchezza del linguaggio espressivo e la sapienza nell’uso del colore, che avevo acquisito con la maturità pittorica, mi permetteva di creare l’atmosfera scenica; infine il corpo nudo, i caratteri somatici e la posa della donna, davano un netto riferimento a ciò che io immaginavo potessero essere i costumi dell’eros locale: … la plasticità del corpo nudo di donna è sintesi delle tre componenti della mia opera…
Il culmine del suddetto canale espressivo, che indentificava nel corpo nudo di donna il punto focale dell’opera, ritenni di raggiungerlo con le serie EN PLAIN AIR e TOELETTA, dove resi ancora più evidente la sensualità da esso espressa, oltre che la cromaticità dell’acquarello, attraverso la «spugnatura» del disegno, appena realizzato con le matite colorate. Realizzai una serie dedicata alle bagnanti, ispirato dal quadro «Cinque bagnanti» di Paul Cezanne; mi procurai le fotografie per gentile concessione di pose delle mie amiche naturiste dell’ANEI (Associazione Naturista ed Ecologista Italiana), che con Ezia frequentavamo. Si scrisse di me sull’argomento: … Rossano, reinterpreta in chiave moderna maestri pittori di nudo del passato (Duflos), evidenziando la plasticità ed eleganza scultorea (Canova), ispirandosi alla naturalezza espositiva di pittori impressionisti come Toulouse-Lautrec, per le pose più lussuriose o Manet, per quelle più naturali, aggiungendo la dimensione volumetrica del post-impressionismo di Cesanne e la dinamicità temporale del cubismo di Picasso …
Per Ezia, realizzai un intero volume “Ritratti e nudi di Ezia: passione e sensazioni”, raccontato nel Volume 3 di questa collana. In esso collezionai delle foto raccolte dall’età di 13 anni ai giorni nostri. Per le opere - SPLENDIDA - NASCOSTA - DONNA - BELLA - SICURA - SERENA - VOLUTA - NUDA - LIBERA - ADDORMENTATA - CULLATA - MEDITERRANEA - AMMIRATA - AMORE, montai una sequenza coerente allo svolgimento di una poesia della mia cara amica Anna, scritta espressamente sulla vista dei quadri che avevo realizzato, con la tecnica del photopaint ed acquarello su carta, a partire da una sequenza fotografica in bianco e nero. affiancando ogni verso alla relativa posa ed opera cui si riferisce. Pensai di celebrare così, graziosamente il suo 40° compleanno! Nella seconda parte di tale volume, proposi dei servizi fotografici di nudo, a tema, in due capitoli, EZIA IERI, EZIA OGGI, per ognuno dei quali affiancai ad alcune foto, le mie interpretazioni pittoriche. Infine inserii alcuni servizi espositivi di body-painting: EZIA E LA TERRA (2003) ed EZIA E IL CARNEVALE (2017).
Una sequenza a cui tengo molto, che è riportata alla fine di tale volume, propone nudi di Ezia alle varie età, con tecnica fotografica (reflex), stile e tecnica pittorica (impressionismo post-moderno – matita colorata e acquarello spugnato) utilizzate per la serie DONNE NEL MONDO ed EN PLEIN AIR, realizzate nello stesso periodo. Nel 1984 (Ezia aveva 23 anni), realizzai una sequenza fotografica in una spiaggia dell’isola di Corfù, durante il nostro viaggio di nozze. Qui cominciammo insieme a sperimentare le pose di nudo integrale. Seguirono ulteriori pose e scene, anche d’interni con luce proiettata, tutte realizzate in questo primo periodo di vita coniugale. Cercavo di cogliere momenti diversi, ma sempre rivolti a manifestare la mia passione per Ezia e l’ammirazione per la sua nudità
La celebre scultura del Canova, nudo di Maria Paola Borghese, sorella di Napoleone Bonaparte, commissionatagli dal Marito Camillo Borghese, già nell’800, per celebrare le nozze all’età di 25 anni, mi invitava a non inibire il mio piacere nel rappresentare pubblicamente Ezia, senza alcun velo, poiché rafforzava il mio concetto di nudità intesa come «assoluta e meravigliosa normalità», possibile in ogni opportuna occasione ed a tutti i livelli sociali; il fatto che la stessa Paolina Bonaparte, avesse poi commissionato ad Ingres, posando nuda per il suo pittore di corte ed allievi, la «Grande Odalisca», mi dava spunto per convincere e fare assaporare ad Ezia il piacere di mostrare integralmente e senza inibizione, anche in pose molto audaci, la sua bellissima nudità. Ma dovevo fare di più! Il mio pensiero era fondere gli ultimi miei stili per le interpretazioni pittoriche dei servizi fotografici, realizzati nell’ormai acquisito stile newtoniano, fatto mio con la variante romantica di Hamilton; avevo già realizzato ciò nella serie dedicata ai quarant’anni di Ezia, prendendo spunto del dipinto di Dali «Leda ed il Cigno», che affiancava il nudo della moglie ad animali ed oggetti neoclassici, in paesaggi fantastici. Nella serie EZIA E IL MARE; apprezzai la brillantezza e la «forza» espressiva dell’azzurro del mare, la forte sensualità e senso di liberta che poteva esprimere il corpo nudo di donna «baciato» dal sole, con i suoi toni di giallo. Ezia, oltretutto aveva sempre espresso di amare «l’infinito» dei paesaggi marini ed ero certo quindi che avrebbe gradito posare nel contesto di tale paesaggio. Io non avevo mai concepito prima tali componenti sceniche di mare e sole; nella serie paesaggistica di gioventù ATTIMI, il mare mi era servito ad esprimere prevalentemente concetti e sentimenti, quali «contemplazione, evasione, forza della natura, passione»…adesso mi piaceva dare un tono di «eros» a tutto ciò. Nominai EZIA E LA CAMPAGNA, due servizi realizzati in tale ambiente a quasi dieci anni di distanza e con spirito differente: il primo (2003), celebrò la mia prima esperienza di body painting; mi ero avvicinato a tale tecnica artistica in occasione di un mi viaggio in Carinzia (Austria), dove avevo ammirato la presentazione del Festival mondiale, che lì avviene annualmente. Avevo conosciuto un maestro di tale arte, Ennio Bettoni, con il quale poi divenni amico, vivendo nella stessa città. Lui mi insegnò la tecnica e mi procurò i colori adatti, allora ancora difficili da trovare in Italia e molto costosi; insieme realizzammo tale lavoro. Con le altre foto, scattate nel 2016 nel Lago d’Iseo, invece volli esaltare la sensualità e lo spirito «semplici», mantenuti intatti da Ezia fin dall’adolescenza. Infine insieme, Ezia ed io, realizzammo, un body-painting dedicato al Carnevale 2017. Avevo già in mente tale proposta per accontentarla a realizzare un costume particolare, mai visto, unico, che avrebbe indossato durante una festa in una Villa Rinascimentale dei Fenaroli a Brescia. Chi meglio di Botticelli poteva rappresentare il connubio fra alcuni elementi che avevo in mente quali identificativi della mia passione per Ezia e dei suoi desideri: la bellezza naturale arricchita dei colori dei fiori, le trasparenze di un velo leggero di tull, la naturalezza e la grazia del suo corpo nudo, coperto solo dalle mie pennellate di colore!
Ezia cucì con le sue stesse mani e con molta pazienza ogni foglia e fiore, che prima avevamo raccolti, sul velo, compose la ghirlanda sul suo capo; io realizzai sul suo corpo la mia interpretazione pittorica….fu un un’ammirazione generale dell’opera! …